CATON : moulins à huile et à farine
Le moulin à huile
CATONE, autore latino del II° secolo avanti Cristo intendeva dare con il suo De re agri cultura o De re rustica consigli al suo figlio e a i suoi lettori dell'aristocrazia romana su come condurre bene la propriétà agricola in modo che rendesse bella buona richezza. Consigliava dunque sopratutto la coltivazione del ulivo e della vigna, due settori maggiormente sviluppati nel suo trattato.
Diamo accesso alla traduzione francese (dovuta a Nizard) dal solito sito fantastico di Ph. Remacle. Si può andare al testo latino clicando sul n° del capitolo (in blu) : http://remacle.org/bloodwolf/erudits/caton/agriculture.htm
Facendo una ricerca (CTRL + F o F) con la voce "meule" si accede ai diversi paragrafi che parlano del mulino per l'olio o delle molae olariae sotto diversi aspetti : ad esempio i § III, X, XI-XIII. Un passaggio importante sta nei § XX a XXII. Dopo il CXXXV da le dimensioni idonee per le mole.
Nel testo latino le macine vengono disegnate dal termine trapetos / trapetum, quello specifico delle mole per l'olio.Tuttavia questo non è sempre sistematico : al XIII (a proposito della cella olearia) Catone parla di molas per disegnare il paio di macine per le olive.
Per il resto il testo di Catone è interessantissimo ed invitiamo a leggerlo. Parla di tutto, della categoria di schiavi che può dormire con gli operai, delle erbe da utilizzare per gli ulivi sterili o per combattere certe malatie degli uomini, del vino d'inverno per gli operai, dei diversi tipi di pane, di come imitare un buon vino greco ecc... Un viaggio nel mondo romano.
Buona lettura.
i mulini per la farina
Nel suo RES RUSTICA al capitolo X CATONE parla di molas asinarias e di trusatiles : si tratta allora del mulino per la farina. Vediamo qui sotto il passaggio sia in latino che in francese (accessibili sul sito http://remacle.org/bloodwolf/erudits/caton/agriculture.htm#X).
cliccare sull'immagine per ingrandire e leggere bene
Si può chiarire il tipo di mulino inteso da Catone (notare che il mulino viene disegnato dal plurale per "paio di macine"):
- le molas asinarias, mosse da asino o mulo, corrispondono di fatto al modelo pompeiano, verticale e biconico, ben rappresentato nell'iconografia romana e ritrovato intero particolarmente nelle officine (pistrina) di Pompei, Ostia o Ercolano
- il paio di molas trusatiles (il termine disegna il movimento di va-e-vieni) corrisponde dunque al tipo Olinto
- dunque las molas hispanienses disegnano il piccolo mulino rotativo manuale, basso e cilindrico, che le recerche recenti originano nel Nord-Este della Spagna, probabilmente per influenza punica (ved. Natalia ALONSO MARTINEZ 2002 – Le moulin rotatif manuel au nord-est de la Péninsule ibérique : une innovation technique dans le contexte domestique de la mouture des céréales. In : Procopiou, Treuil - Moudre & Broyer, vol.II, ed. CTHS, 2002, p. 111-127. o ad es. Picavet 2011, p.167).
Per il resto il testo di Catone è interessantissimo ed invitiamo a leggerlo. Parla di tutto, della categoria di schiavi che può dormire con gli operai, delle erbe da utilizzare per gli ulivi sterili o per combattere certe malatie degli uomini, del vino d'inverno per gli operai, dei diversi tipi di pane, di come imitare un buon vino greco ecc... Un viaggio nel mondo romano.
Buona lettura.
Data ultimo aggiornamento: 05/07/2021